L’emergenza della guerra in Ucraina non ha fermato la lotta all’interno del centrodestra tra Salvini e Meloni.
Il leader della Lega è reduce dall’episodio in Polonia dove il sindaco della città al confine con l’Ucraina si è rifiutato di riceverlo per la sua vicinanza con Putin. Nonostante gli sforzi pacifisti di Salvini il suo viaggio in missione di pace in Polonia sul confine con l’Ucraina non è stato visto di buon occhio né all’estero né in Italia.
Di tutt’altro parere sembra la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. A chi le ha chiesto se ha intenzione di partire anche lei insieme al suo alleato ha risposto: “Dipende a fare cosa”. La missione di Salvini non è stata molto chiara fin dall’inizio e il vero obiettivo della sua visita in Polonia non è mai stata resa esplicita, a quanto pare nemmeno ai suoi alleati di coalizione che hanno preferito tenere un profilo più basso sulla questione.
Dall’inizio del conflitto Matteo Salvini si è espresso in 117 dichiarazioni mentre Giorgia Meloni ha parlato della guerra solo 19 volte. Come quella sulla tragedia all’ospedale di Mariupol. “Il bombardamento del reparto maternità e di quello pediatrico dell’ospedale di Mariupol lascia senza fiato. Un’atrocità insopportabile, un atto brutale delle Forze armate russe, un crimine disumano ai danni dei più indifesi. Una delle pagine più buie dell’aggressione russa all’Ucraina che non dimenticheremo” ha affermato Meloni.
Fratelli d’Italia colpisce la Lega a Bruxelles
Forse anche questo atteggiamento ha contribuito alla crescita di preferenze nei sondaggi per il partito Fratelli d’Italia a discapito della Lega. Il partito della Meloni è arrivato al 21% e contende il primo posto con il Pd. Lo stesso Carroccio chiede al suo segretario di fermarsi e frenare un po’.
Un altra battuta d’arresto è arrivata a Bruxelles dove gli eurodeputati di Fratelli d’Italia voteranno a favore di una risoluzione del Pe. “Voteremo a favore della relazione della commissione Inge sulle interferenze straniere – ha annunciato il capogruppo di Fdi al Parlamento europeo, Raffaele Fitto – perché il testo contiene parole chiare di condanna per le ingerenze russe in coerenza con la posizione netta assunta da FdI” nei confronti della guerra in Ucraina. Questa risoluzione attacca le forze sovraniste europee che sostengono Putin e il suo partito Russia Unita. I partiti coinvolti sono Rassemblement National di Marine Le Pen, l’austriaco Freiheitliche Partei Österreichs e alla tedesca AfD, e “l’italiano Lega Nord”.